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L’assegno unico per i figli mi spetta se ho la partita iva?

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A chi spetta e come fare la domanda per l’assegno unico

Il 1 gennaio 2022 debutta l’assegno unico e universale per i figli minori.
Sarà il principale strumento di sostegno per le famiglie con figli e andrà a sostituire assegni familiari, bonus bebè, bonus baby sitter, bonus mamme domani e detrazioni per figli a carico.

L’importo dell’assegno universale verrà calcolato sulla base del modello ISEE, indipendentemente dalla tipologia di reddito del nucleo familiare.
Una svolta importante per il mondo delle partite iva che fino a oggi, ha usufruito solo parzialmente di questi benefici.

In attesa dell’assegno unico e universale, dal 1 luglio 2021 e fino a fine anno, possiamo “fare pratica” con l’assegno ponte.
Si tratta di una misura temporanea destinata a chi non ha diritto agli assegni per il nucleo familiare (Anf), quindi anche a lavoratori autonomi, liberi professionisti (iscritti alla gestione separata o altra cassa previdenziale), forfettari.
Anche l’assegno ponte riconosce un importo per ogni figlio minorenne, calcolato sulla base dell’indice ISEE del nucleo familiare.

Quali sono i requisiti per accedere all’assegno unico per figli?

La prima verifica che devi fare riguarda il reddito del tuo nucleo familiare: se oltre il 70% del reddito complessivo della tua famiglia proviene da lavoro dipendente non hai accesso all’assegno ponte ma devi richiedere l’assegno per il nucleo familiare (Anf).
Seconda verifica: il valore dell’ISEE deve essere inferiore a 50.000 euro.

Altri requisiti:
– Essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea in possesso del permesso di soggiorno UE
– Essere soggetto al pagamento delle imposte in Italia
– Essere residente in Italia con figli a carico minorenni
– Essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi

Di che importi stiamo parlando?

Con ISEE fino a 7.000 euro ti spetta
– un assegno mensile di 167,50 euro per ciascun figlio, per nuclei familiari con uno o due figli
oppure
– un assegno mensile di 217,80 euro per ciascun figlio, per nuclei familiari più numerosi.

Con ISEE superiore a 7.000 euro ma inferiore a 50.000 euro l’importo dell’assegno mensile decresce progressivamente.

Come si ottiene?

Bisogna presentare una domanda per ciascun figlio utilizzando il servizio disponibile sul sito INPS.
Hai tempo fino al 30 settembre per presentare la richiesta e ricevere anche le mensilità arretrate che ti spettano dal mese di luglio.
Gli importi ti verranno erogati direttamente sul c/c bancario.

Da tempo si sentiva il bisogno di una riorganizzazione di tutti gli interventi a favore delle famiglie e includere finalmente anche il mondo delle partite iva è un passo importante per colmare il divario esistente.

Qualche dubbio? Scrivimi qui info@vitadacommercialista.it sarò felice di risponderti.

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