Cos’è il dropshipping e come iniziare
Volevo un ombrellone e una sdraio da mettere in terrazzo. Complice il lockdown, ho fatto un ordine su una piattaforma di vendite in dropshipping. L’ordine era unico ma ci sono volute ben tre consegne per ricevere tutto: prima è arrivato l’ombrellone, poi la base e infine la sdraio.
Questo è uno dei punti critici del dropshipping: il venditore non possiede i prodotti venduti ma si appoggia a diversi fornitori, generando consegne separate anche quando l’acquirente ha fatto un ordine unico.
Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo nuovo business.
I vantaggi del dropshipping
Il venditore fa da tramite tra il consumatore e il produttore mettendo a disposizione i beni sulla propria piattaforma. Non gestisce il magazzino, né le consegne che sono a carico del produttore.
Il vantaggio per il venditore è il notevole risparmio di costi di logistica. Il produttore ha invece la possibilità di aumentare le vendite senza dover investire in comunicazione.
Una attività di vendita in dropshipping ha costi iniziali contenuti. Hai la possibilità di gestire il tuo business quando vuoi e dove vuoi, ti basta un computer e un collegamento internet. Si tratta di un’attività “scalabile” perché puoi iniziare offrendo pochi prodotti e poi ingrandirti.
Gli svantaggi del dropshipping
Tuttavia, ci sono alcuni svantaggi da tenere presenti.
Risulta difficile il controllo sulla qualità dei prodotti e sulle procedure d’imballaggio e consegna.
Inoltre restano a tuo carico i costi di gestione dei resi e l’assistenza clienti. Problemi in parte risolvibili, riducendo il numero dei fornitori e facendo una adeguata selezione.
Come iniziare un’attività di vendita in dropshipping
Ci sono due modi per gestire un’attività di questo tipo: puoi appoggiarti a una piattaforma esterna oppure puoi creare il tuo sito personale.
La seconda soluzione è più costosa ma presenta notevoli vantaggi in termini di indipendenza e personalizzazione. Nel lungo periodo questi vantaggi possono tradursi in un maggior valore economico della tua azienda, qualora decidessi di venderla.
Se stai pensando d’iniziare un’attività di vendita in dropshipping, gli adempimenti che devi mettere in conto sono di due tipi: adempimenti amministrativi/fiscali e adempimenti legali.
Gli adempimenti amministrativi/fiscali sono:
- Apertura della partita iva all’Agenzia delle Entrate (il codice ATECO da utilizzare è il 47.91.10 ovvero il commercio al dettaglio di prodotti di qualsiasi tipo effettuato via internet)
- Iscrizione alla Camera di Commercio
- Iscrizione all’INPS gestione commercianti
- Comunicazione di inizio attività al tuo Comune
Tutte queste cose si possono riunire in un’unica pratica online che si chiama ComUnica.
Gli adempimenti di carattere legale riguardano in particolare:
- La definizione delle Condizioni generali di vendita
- La predisposizione della Privacy policy cioè la politica di protezione dei dati personali
- La definizione della Cookie policy, una sorta di tracciamento delle preferenze degli utenti che entrano nel tuo sito, non comprano subito ma che hai la possibilità di ricontattare facendo rivedere i tuoi prodotti su altre piattaforme.
Non definirei comunque positiva la mia esperienza di acquisto con questo modello di vendite online. Questo girare di furgoncini non mi è piaciuto: non è pratico e soprattutto non è ecosostenibile.
A chi vuole approcciarsi a questo business consiglio di ragionare bene sui margini. Vendere prodotti di largo consumo realizzati da fornitori di mercati lontani significa iniziare una guerra di prezzi al ribasso. Una guerra che non porta grandi risultati economici, piuttosto “un gran giro di furgoncini”, appunto.
Meglio offrire prodotti di nicchia, cercando piccoli fornitori della tua zona con cui iniziare una collaborazione solida. Avrai i vantaggi di vendere prodotti di qualità, minore concorrenza e un maggior controllo del processo di logistica.
E tu che ne pensi di questo modello di vendite?
